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Esercito

Nonostante la rapidità con cui l’esercito del conquistadores spagnolo Cortès riuscì a conquistare rapidamente i territori della civiltà azteca, l’esercito di quest’ultima non era affatto inefficace, anzi si contraddistinse fino all’arrivo delle navi spagnolo per velocità e forza devastante. La cultura religiosa caratterizzata dalla violenza dei sacrifici umani è strettamente collegata alla bellicosità di questa popolazione. Uno degli scopi principali delle varie guerra combattute, oltre a quello di estendere i propri territori inglobando le altre città stato, era quello di catturare il maggior numero di prigionieri possibili, per poi sacrificare durante le cerimonie. La carriera dei soldati dipendeva dal numero di prigionieri catturati in battaglia. 

La società azteca si basava sull’arte della guerra, l’esercito era diviso in due grandi gruppi, quello dei professionisti, ossia i figli dei nobili, che ricevevano un’educazione volta all’addestramento, all’astronomia e alla medicina; e quello dei figli dei cittadini, che ricevevano un addestramento di base e l’istruzione nella tecnica del commercio. I cittadini non combattevano sempre, a rotazione gli uomini venivano mandati in guerra. Come detto in precedenza, per fare carriera si doveva catturare il maggior numero possibile di prigionieri.

L’esercito veniva comandato dai sanguinosi generali, che avevano spesso un grado di parentela con l’imperatore, anche i figli potevano diventare generali, catturando 5 prigionieri. Gli ordini principali erano tre:

  • Guerrieri giaguaro e Guerrieri aquila: i primi erano guerrieri che si contraddistinguevano per la pelliccia di giaguaro che utilizzavano anche come armatura, i secondi per il copricapo a forma di testa d’aquila, entrambi combattevano utilizzando arco e frecce, o delle lance. Erano i guerrieri nobili e avevano il quartier generale nel centro religioso della città.

  • Cuextecati: L’origine di questi guerrieri viene fatta risalire ai Maya. Solitamente si distinguevano dagli altri grazie agli abiti di piume ed ai cappelli conici. Vennero introdotti tra gli Aztechi in seguito alla campagna militare condotta contro gli Huastechi.

  • I guerrieri della freccia: erano di meno importanza rispetto ai prim due ordini avevano un'uniforme rossa e bianca e combattevano con una lancia a forma di grande dardo.

  • I guerrieri comuni: indossavano una veste di stoffa imbottita di cotone, detta ichcahuipilli, la cui imbottitura era così spessa da poter fermare le frecce avversarie; si difendevano inoltre con scudi detti chimalli, tipicamente piccoli e rotondi.

Le armi da lancio utilizzate erano: arco e frecce, particolari fionde, e piccole lance. Le armi corpo a corpo erano lancia appuntite con un dardo in ossidiana, delle pagaie ricoperte anch’esse di ossidiana da utilizzare come arma da taglio. Le “armature” erano ricavate da pelliccie, stoffe imbottite che riuscivano a bloccare le frecce nemiche. Le caratteristiche degli armamenti erano volte alla rapidità e alla velocità di agire, non di certo alla potenza. La sconfitta degli aztechi contro l’esercito di Cortès fu causata dall’utilizzo delle spade da parte degli spagnoli, che permettevano rapidi affondo, le armi azteche necessitavano di caricare il colpo. Anche per questo motivo un esercito di soli 500 uomini riuscì a sconfiggere una popolazione di 1’000’000 di uomini.

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