
Arti
Le feste azteche comprendevano canzoni, poesie, rappresentazioni teatrali e gare poetiche: erano dunque presenti musicisti, attori e persino acrobati. In tempo di pace gli Aztechi si occupavano di poesia, molte delle quali sono "sopravvissute", essendo state raccolte durante l’epoca di conquista spagnola. Tali poesie riflettevano il vero pensiero degli Aztechi, indipendente dalla ideologia "ufficiale"ed era divisa in generi diversi

Tra tutte le attività artistiche, erano molto sviluppate quelle artigianali, atte alla produzione di vasi di ossidiana e specchi. Tra le varie arti si ricordano quella del mosaico, quelle tessili, quelle di oreficeria e infine non bisogna trascurare la lavorazione della ceramica.

In genere Yaocuicatl era rivolto alla guarra e alle sue divinità; il Teocuicatl agli dei e al mito della creazione; il Xochicuicatl ai fiori.
La più importante raccolta di poemi è il Romances de los señores de Nueva España, conservata nella biblioteca dell'università Austin, testi raccolti nel 1582.
Questo popolo amava molto anche le rappresentazioni drammatiche, una specie di teatro. Alcune opere si presentavano in modo comico, altre riportavano vicende sugli dei.
Per quanto riguarda la scrittura e l’architettura, gli Aztechi furono inizialmente seguaci dei Toltechi, con il tempo però riuscirono ad acquisire una loro originalità e una maturità stilistica di un certo spessore.
La scultura locale aveva spesso lo scopo di creare delle rappresentazioni religiose, accantonando l’aspetto estetico. Uno dei temi dominanti nella scultura è il rettile, simbolo dei fenomeni astronomici e atmosferici.
